“L’hanno detto al Telegiornale”…..quante volte ci è capitato di dire o sentir dire questa frase? Probabilmente molte. Garanzia di vera quanto obbiettiva notizia, la “grande madre mediatica” rasserena amorevolmente ogni nostra incertezza e placa, come solo una madre attenta ai suoi figli sa’ fare, ogni nostro timore, riportandoci prontamente allo stato di ovattata e serena innocenza nel quale tanto amiamo rimanere. D’altra parte come biasimare noi stessi? Perché mai dovremmo sforzarci di produrre una interpretazione dei fatti e della realtà che ci circondano autonoma, cominciando l’iniziatica metamorfosi che ci trasformerebbe da bimbi dipendenti ad adulti autosufficienti? Non è forse più piacevole sentire di poter sempre contare su un sostegno (mediaticamente materno) che plachi ogni dubbio, che insomma “faccia al posto nostro”? A giudicare dagli ultimi episodi internazionali, non ultimo l’attentato alla sede della rivista satirica parigina, sembrerebbe proprio di si!
In questo Podcast descriveremo come, concretamente, l’informazione che tutti i giorni ci viene data riguardo la realtá, sia invece il risultato di un’abile processo di sorveglianza mentale, attuato da gruppi di tecnici specializzati nel controllo delle masse attraverso sofisticate metodologie di manipolazione del linguaggio e destrutturazione dei meccanismi logici.
Scopriremo come la “Grande Madre Mediatica” sia in realtà al soldo di una élite nascosta e invisibile, che lucidamente pianifica e mantiene una prigione mentale nella quale tutti, più o meno consapevolmente, viviamo: una prigione senza sbarre, senza mura, senza odore, un’illusione mortale dalla quale ognuno di noi, se vorrà, avrà presto la possibilità di risvegliarsi.
Alla fine potremmo anche decidere, in nome dell’inalienabile diritto a reclamare la nostra libertà e lo sviluppo della nostra coscienza, di autoproclamarci orfani di madre… mediatica, intendiamoci.